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"Sapore di sale" il 20 dicembre

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“Noi che viviamo in case ben riscaldate e sul nostro desco non manca il pane odoroso, come possiamo noi ignorare coloro che dopo gravi travagli naufragano sulle nostre coste?".

 

Per l'ultimo appuntamento della rassegna di drammaturgia contemporanea "Mutazioni d'autunno", sabato 20 dicembre, alle ore 21, nel Teatro Comunale di Massafra, va in scena "Sapore di Sale", coproduzione Teatro dell'Altopiano - Onirica Poetica Teatrale.

 

Regia Carlo Formigoni. Con Vito Latorre, Salvatore Laghezza, Antonio Repole, Francesco Lamacchia, Dario Lacitignola, Filippo Carrozzo, Adriano Basile.

 

Testi di Carlo Formigoni e Antonio Lillo. Maschere Renzo Antonello. Musiche originali Donato Fumarola.

 

"Noi che abbiamo il piacere di fare teatro e che ci lusinga sentirci partecipi con la nostra arte (intesa come artigianato) ai problemi della nostra società, vogliamo con questo spettacolo stare con i nostri fratelli venuti dal mare.

 

Le loro odissee sono tragiche, ma noi vogliamo pensare che tutti insieme potremmo far sì che l’uomo si riveli d’aiuto all’uomo. 

Perché il nostro lavoro cerca solo di capire e forse di far capire comportamenti umani in tempi difficili”.

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"Ogni volta che parlo con me" il 7 dicembre

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“Un uomo, un attore e il suo personaggio in un camerino in un teatro. Un viaggio a piedi attraverso tutta l’Europa". 

Domenica 7 dicembre, alle ore 20, nel Teatro Comunale "Nicola Resta" di Massafra (Piazza Garibaldi), sarà proiettato il film “Ogni volta che parlo con me", prodotto da Kama, Ippolito Chiarello e Matteo Greco, con il contributo dell’Apulia Film Commission, della rete pugliese dei Teatri Abitati e del pubblico pagante.

"Un personaggio al tempo stesso ironico e tragico, quasi alla maniera di un’icona di Almodovar, perduto in mezzo a panni, scarpe, cellulari, strada, semafori, disseminati nelle sue giornate, dà vita ad un arcipelago del naufragio, habitat di un pensiero in fuga da se stesso. E’ continuamente in bilico tra i suoi stessi pensieri che scorrono, spesso sussurrati, e bombardato da stimoli esterni che lo riportano a quel quotidiano da cui sta scappando, in un soliloquio agitato e dalle aperture comico-paradossali, sottolineate da un'audace colonna sonora “raccolta” sulla strada.

Parte da un non luogo e forse, senza nemmeno deciderlo, si ritrova in viaggio. Cammina, arriva nelle città, si insedia nelle piazze, vende a pezzi il suo spettacolo, incontra artisti di quelle città, che si raccontano, visita le case e vive i luoghi pubblici con l’intenzione di affermare la sua esistenza”.

Il film è la sintesi poetica di un percorso umano e di un progetto artistico denominato “Barbonaggio Teatrale”, che si interroga sulle possibilità dell'essere umano e dell'artista di mettere in atto un cambiamento e che si ispira all'esperienza dell'attore Ippolito Chiarello, che  propone i suoi spettacoli, oltre che in teatro, anche per strada o in luoghi non teatrali, vendendoli a pezzi.

A seguire, incontro sui temi della produzione dal basso e del crowdfunding culturale, al quale interverranno Francesca D’Ippolito, organizzatrice teatrale, e Lucia Lazzaro, esperta in fundraising, crowdfunding e progettazione europea. 

L’ingresso è libero. Per maggiori informazioni: 0998801932/3497148766.

 

 

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"Psycho Killer" il 6 dicembre

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Uno "scherzo teatrale", per burlarsi con il sorriso della morte e per denunciare, tra le righe, la facilità dell'uomo contemporaneo a servirsi dell’assassinio per risolvere anche le piccole nevrosi quotidiane.

Per la rassegna di drammaturgia contemporanea “Mutazioni d’autunno”, sabato 6 dicembre, alle ore 21, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra, va in scena “Psycho Killer - Quanto mi dai se ti uccido?”.

Di Ippolito Chiarello e Walter Spennato, con Ippolito Chiarello, Raffaele Casarano (sax), Michelangelo Volpe (chitarra) e con Michelangelo Volpe alla tecnica. Regia, scene e luci di Michelangelo Campanale. Produzione La Luna nel Letto – Nasca Teatri di Terra.

“Denunciare l’assoluta inconsapevolezza con cui ci stiamo abituando alla violenza, sempre più normale, nel mondo e nel nostro Paese, dove l’omicidio diventa “show televisivo”, business per avvocati catodici, vetrina per falsi criminologi, meta per gite dell’orrore: un Paese che vede il sangue in tv scorrere da un canale all’altro, senza soluzione di continuità.

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"La bella tarantolata nel grano" il 30 novembre

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Una commedia musicale on the road.

Per la rassegna di drammaturgia contemporanea “Mutazioni d’autunno”, domenica 30 novembre, alle ore 20, nel Teatro Comunale di Massafra (Piazza Garibaldi), il Teatro dei Borgia presenta “La Bella Tarantolata nel Grano”. Con Elena Cotugno, Michela Diviccaro, Papaceccio mmc, Raffaella Distaso e Gianpiero Borgia. Adattamento Margherita Cristiani. Musiche Papaceccio mmc. Movimenti coreografici Stefania D’Onofrio. Regia Gianpiero Borgia.

Paolo e Bella conducono una trasmissione dedicata all’enogastronomia alla tv di Stato svizzera. Si detestano, ma per uno strano scherzo del destino vengono spediti insieme in Puglia a girare un reportage on the road con un furgoncino Volkswagen degli anni 70.

Cominciano così un viaggio lungo il tacco d’Italia, un percorso improbabile sulla strada del pane e delle tradizioni musicali pugliesi alla scoperta di una terra generosa e accogliente, piena di contraddizioni e ricca di sapori intensissimi.

Ma anche un viaggio alla scoperta di sé e di quello che è realmente autentico, per scoprire che cambiare si può e che la legge per cui gli opposti si attraggono e si combinano, sino a trasformarsi in qualcosa di diverso e probabilmente migliore, trova sempre nuove conferme.

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"GRAMSCI Antonio detto Nino" il 15 e il 16 novembre

saccomannoFrammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento.

Per la VI edizione del Premio Teatro Scuola Cultura Palma Cito “Città di Massafra”, organizzato dal comitato omonimo, sabato 15 (ore 21) e domenica 16 novembre (ore 20), nel Teatro Comunale di Massafra, andrà in scena lo spettacolo “GRAMSCI Antonio detto Nino” Uno studio, rientrante nella rassegna di drammaturgia contemporanea "Mutazioni d'autunno". 

Con Fabrizio Saccomanno. Di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno, con la collaborazione di: Fondazione Gramsci di Roma, Carcere di Turi (Bari), Festival Collinarea (Lari), L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Thalassia - Residenza Memoria migrante di Mesagne.

“Gobbo. Alto meno di un metro e cinquanta. Denutrito. Sempre al freddo. Il primo cappotto quasi a trent'anni. Lo spettacolo racconta frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del Novecento.

Vita provata assolutamente: sullo sfondo, e solo sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il PCI, il PCUS e l'internazionale socialista, le incomprensioni con Togliatti e Stalin. In primo piano invece la feroce sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare scientificamente, un uomo che vive una disperata solitudine, e in dieci anni di prigionia, giorno dopo giorno, si spegne nel dolore e nell'assenza delle persone che ama: la moglie Julka, e i figli Delio e Giuliano. Il primo lo ha visto piccolissimo, il secondo non lo ha nemmeno mai conosciuto.

Proprio le bellissime lettere del riccio, sono state il punto di partenza: queste tenerissime epistole per i due bimbi, ai quali Gramsci scrive senza mai nominare il carcere e la sua condizioni fisica e psichica, dando il meglio di sé come uomo e genitore. Ma accanto a queste, le lettere di il figlio devoto a una madre anziana che lo aspetta in Sardegna e non capisce. Le lettere di un fratello. Di un marito. Di un cognato. Il corpus delle lettere di Antonio Gramsci ai familiari è un capolavoro di umanità, etica, onestà spirituale e sofferenza, un romanzo nel romanzo, che apre a pensieri, dubbi, misteri che raccontare in teatro è avventura sorprendente”.

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