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“MANIGOLD!” della Compagnia Diaghilev in scena l'8 ottobre

Storie brevi e comiche senza parole per stupire ed emozionare.

Con “Manigold!” della compagnia Diaghilev, domenica 8 ottobre 2023, a Massafra (TA), al Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi), si aprirà il sipario sul primo movimento della stagione domenicale per famiglie “L’albero delle storie” 2023/2024, a cura del Teatro delle Forche, nell’ambito del progetto triennale “Il Tempo della Festa”.  Ingresso ore 17.30, sipario ore 18. Prenotazione obbligatoria al numero 3246103258 (10-12.30 / 16-19). Ticket 5 euro.                                                           

Di Hugo Suarez, Renato Curci, Ana Santa Cruz. Regia e interpretazione: Carmine Basile, Renato Curci, Deianira Dragone. Produzione Diaghilev.

Il gruppo è impegnato da tempo nella creazione di storie brevi con un linguaggio comico e poetico, quasi senza parole, ed utilizza le possibilità espressive del corpo. Lo spettacolo si sviluppa attraverso un originale percorso teatrale e visuale fuori dai canoni classici, ricco di suoni vocali, dove a predominare sono la fantasia e la comicità. Non ci sono lunghe trame, ma solo una sottile tensione morale unita alla voglia di stupire per condurre in un mondo di magia senza tempo, con un’unica finalità: trasmettere emozioni al pubblico. Manigold!, oltre ad essere una dimostrazione di abilità teatrale, è frutto di uno studio decennale nel mondo del clown e delle altre arti sceniche.

Il nostro teatro si basa su un’intuizione tecnica: l’associazione di parti del corpo ad oggetti (ai quali viene aggiunto l’uso non verbale della voce), cercando personaggi, per esempio, da una scarpa, un fazzoletto... ma anche esasperando caratteristiche del reale e dell’umanità che in genere passano inosservate. Esiste un dato universale che ci accomuna tutti. Il tran-tran quotidiano provoca un disamore per la vita, un sentimento di morte che accompagna parallelamente l’amore per la vita (e la ricerca della felicità). Il lavoro dei teatranti, soprattutto quello dei comici, è quello di curare le anime, senza pretendere nessun ruolo salvifico dell’arte. Per questo ci battono le mani: noi restituiamo gioia e voglia di vivere alla gente. Questo è il senso del nostro lavoro. E siamo utili anche in luoghi dove, apparentemente, il “comico” sembrerebbe superfluo.

[Renato Curci]