Stagione teatrale "Légami" 2022/23
DOMENICA 16 OTTOBRE 2022 - ORE 20
Teatro delle Forche
IL MISANTROPO di Moliére in tempo di guerra
Nuova Produzione
Con Giancarlo Luce, Sonia Convertini, Erika Grillo, Salvatore Laghezza, Dario Lacitignola
Regia Carlo Formigoni
Assistente alla regia Patrizia Fazio
Musiche e luci Carlo Martongelli
Foto Aldo Martino
BREVE SINOSSI
C’è un personaggio da tutti molto stimato,
ma questo personaggio non stima nessuno,
neppure la giovane donna di cui è innamorato.
Lei però vuol essere rispettata e lotta con ogni mezzo per esserlo.
I tempi sono cattivi: c’è una guerra in atto.
NOTE DI REGIA
Chi è J.B. Molière?
Un teatrante nato a Parigi 400 anni fa.
Che genere di teatro è il suo?
Comico, derivante dalla commedia dell’arte.
“Il Misantropo” è comico?
Non proprio.
E perché l’avete scelto?
Perché è vicino allo spirito del nostro difficile tempo, tempo di crisi e di guerra.
E come fate a rappresentare la guerra?
Attraverso delicate immagini oniriche.
La figura principale come si comporta?
Disprezzando tutto il genere umano.
Finisce tutto col solito “Happy End”?
Non proprio.
(Carlo Formigoni)
GIOVEDI' 10 NOVEMBRE 2022 - ORE 21
Gruppo Abeliano
#Più Shakespeare per tutti
di Antonio Stornaiolo
con Vito Signorile & Antonio Stornaiolo
“Che epoca terribile quella in cui gli idioti governano dei ciechi“ (W. Shakespeare)
Nel 400° anniversario della sua scomparsa, il Gruppo Abeliano di Bari rende omaggio a William Shakespeare con uno spettacolo che è al tempo stesso una lezione e una scherzosa conversazione ideata e condotta dall’attore e presentatore Antonio Stornaiolo con la partecipazione di Vito Signorile.
Lo spettacolo è stato ideato per tutte le Scuole e gli Istituti Superiori ed è adatto per i giovani di tutte le età.
Uno spettacolo leggero, ma mai superficiale che, con ironia ed uso di linguaggi giovanili e multimediali, racconta la figura del maggior drammaturgo occidentale.
La caratteristica principale dell’azione teatrale si basa sul coinvolgimento degli studenti/spettatori che sin dall’inizio e continuamente vengono incitati ad esprimere giudizi, prendere parte alla storia, rispondere a test sul tema, inviare twitts ed sms in diretta su quanto sta accadendo “qui ed ora” nel luogo deputato alla rappresentazione. Dunque un gioco teatrale, come nella miglior tradizione dell’improvvisazione scenica, che prende origine proprio dal teatro elisabettiano.
Chi era Shakespeare? Qual è il segreto della sua fortuna? Perché ancora oggi, ai tempi di Facebook e degli smartphone, le sue opere sono ancora così attuali? Qual è la differenza tra Tragedia e Commedia? Perché l’Amore e l’Odio sono così necessari alla narrazione? Queste alcune delle domande a cui si tenterà di dare risposta.
Proponendo, nel contempo, giuste riflessioni sulla sua poetica, sulla coltivazione dei talenti e dei saperi, sulla necessità della parola per comunicare emozioni forti ed intense.
DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022 - ORE 20
MARCO CECCOTTI
QUESTA SPLENDIDA NON BELLIGERANZA - Una Storia così, poi così e infine così.
Spettacolo vincitore In-Box 2022
scritto e diretto da Marco Ceccotti
con Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua, Simona Oppedisano
supervisione di Lucia Calamaro e Graziano Graziani.
disegno Luci Camila Chiozza | costumi Stefania Pisano
prodotto da Teatro di Roma con il rassicurante aiuto di Consorzio Altre Produzioni Indipendenti | Carrozzerie n.o.t | Teatro San Carlino | Fortezza Est
foto di scena di Claudia Pajewski
Commedia moderata sul devastante quieto vivere.
Un figlio, Luigi, ossessionato dalla morte in senso negativo, racconta finali di libri e film a persone che sono alla fine della loro esistenza.
Un padre, pacifista emotivo, si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori sanguinari.
Una madre, ironizzatrice cronica, cerca la felicità nei libri horror.
Le loro giornate sono un susseguirsi di abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati, traumi ricercati e insalate poco condite.
Vorrebbero odiarsi, non molto, quel tanto che basta per essere persone normali, ma è difficile odiarsi per chi non è mai riuscito a dirsi neanche un “ti voglio bene”.
I tre vivono in uno stato di tranquillità e pace che li sta distruggendo.
Un'esistenza fondata sul non detto, sul non fatto, sul non essere abbastanza, sul non sapersi, sul non riuscire.
Luigi non riesce a trovare una fidanzata, ad andarsene da casa e soprattutto a litigare con i suoi genitori, perché loro non gli danno la possibilità, loro non lo contrastano, non gli ordinano di fare e di non fare, così Luigi nella sua vita non ha mai fatto niente.
Il papà non riesce a dire al figlio e alla mamma che ha perso il lavoro. Perché un padre non è nulla senza il suo lavoro e a lui questo essere nulla lo terrorizza. Per il bene della sua famiglia ha passato la vita cercando di non essere arrabbiato, non essere cattivo, non essere preoccupato, ora vorrebbe essere, essere qualcuno, forse meglio qualcun altro.
La mamma non riesce più a farsi ascoltare dal papà e dal figlio, i suoi consigli non richiesti somigliano sempre più a frasi fatte. Ha molti mostri da combattere ma si concentra sui boss di fine livello dei videogame.
Poi un giorno, per fortuna arriva la guerra.
DOMENICA 27 NOVEMBRE 2022 - ORE 20
ANGELO CAMPOLO
STAY HUNGRY – Indagine di un affamato
Vincitore del premio In-Box 2020, del Nolo Milano FRINGE FESTIVAL 2019 e del bando SILLUMINA NUOVE OPERE di SIAE E MIBACT
di e con Angelo Campolo
ideazione scenica Giulia Drogo
assistente alla regia Antonio Previti
direzione tecnica Maria Virzì
segreteria di produzione Mariagrazia Coco
una produzione compagnia DAF
Un racconto potente che nasce dall’esperienza personale e quotidiana dell’incontro e dell’ascolto con l’altro. Angelo Campolo ci conduce nei suoi laboratori in riva allo Stretto dove, attraverso il suo personale approccio creativo, l'incontro con un gruppo di giovani migranti segna l'inizio di un'avventura speciale.
Il gioco del teatro si trasforma in uno strumento per leggere il presente ed affrontare la vita.
La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per il racconto aperto al pubblico dell’avventura di Angelo, attore e regista messinese, diviso tra Milano e Messina, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, bene e male sono divisi da confini incerti e tutti i personaggi sono segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.
Il racconto di un’Italia che schizofrenicamente ha aperto e poi richiuso le porte dell’accoglienza, lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido (eccessivamente entusiastico) di Integrazione. Nel racconto di Angelo, teatranti e migranti si ritrovano insieme, sempre con minor occasione di colmare la propria fame di vita e di senso in una società come la nostra, ritrovando nel gioco del teatro un’arma inaspettata per affrontare la vita.
L'ideazione scenica curata da Giulia Drogo prevede un impianto semplice, come richiesto dallo spettacolo che deve adattarsi in diverse tipologie di spazi. La scena, idealmente divisa in due sezioni, prevede sul fondo un'area di ricerca (tavolo, computer, microfoni, schermo sul quale proiettare il materiale richiesto dal bando che scandisce i capitoli della narrazione) e davanti, in proscenio, a contatto con gli spettatori, lo spazio/laboratorio dedicato al racconto, lì dove i numeri e le fredde categorie burocratiche si traducono in anime, volti, storie, nomi, rivissuti da Angelo in un dialogo confidenziale e appassionato con il pubblico.
DOMENICA 18 DICEMBRE 2022 - ORE 20
Compagnia Diaghilev
MORTE A VENEZIA
di Thomas Mann, adattamento, regia e interpretazione Paolo Panaro
Scritto da Thomas Mann nel 1912, Morte a Venezia è l’affresco della fine di un mondo, quello dell’Europa alle soglie della Prima Guerra Mondiale. Le magnificenze architettoniche della città lagunare e l’odore putrido del mare, la vivacità del variopinto popolo veneziano e l’insopportabile afa del mortifero scirocco, fanno da sfondo al più classico dei conflitti: l’antitesi fra il passato e il nuovo, tra vecchiaia e gioventù, tra esperienza e innocenza.
Siamo nel 1911. Lo scrittore tedesco Gustav von Aschenbach, stanco dell’austerità della sua esistenza e del rigore con cui, per anni, ha affrontato il suo impegno artistico, decide di passare qualche settimana al mare. Si trasferisce al Lido di Venezia, nell’elegante Hotel des Bains, frequentato da viaggiatori provenienti da ogni parte d’Europa. Fra gli ospiti incontra Tadzio, un ragazzo polacco in vacanza con la famiglia. Lo scrittore ne rimane affascinato e cade in preda a una passione che presto si trasforma in ossessione. Si mette a pedinarlo; lo sogna. Un giorno, per caso, scopre che il colera è arrivato in città e che le autorità lagunari stanno facendo di tutto per tenere nascosta la notizia. Venezia sprofonda nel contagio e nella morte, segnando, al contempo, il tramonto della tradizione culturale del vecchio continente. Aschenbach, affaticato, contempla per l’ultima volta la misteriosa, abbagliante e fatale bellezza di Tadzio che, nella luce del mattino, gli indica un punto lontano all’orizzonte.
Massafra (TA) – Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi)
Info: www.teatrodelleforche.com. Posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 3246103258.
Biglietto intero 10 euro / ridotto 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone).
Card Légami: 40 euro.
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