Artisti nei Territori, "L'amore inabitabile" con Dario Lacitignola
Una storia d’amore “inabitabile”.
Domenica 12 settembre, alle ore 16.00, nel Teatro Comunale di Massafra, l'artista in Residenza Dario Lacitignola, attore e regista, presenterà il suo progetto “L’amore inabitabile”, nell’ambito di Residenze Artistiche Artisti nei Territori “PASSI Bildungsroman”, a cura del Teatro delle Forche (Ministero della Cultura / Regione Puglia).
Al centro del suo attraversamento artistico, un primo studio sul testo “L’amore inabitabile” della scrittrice e psicoterapeuta Donatella Caprioglio.
Un lavoro di ricerca che indaga la difficoltà delle relazioni sentimentali che, talvolta, si trasformano in rapporti di dipendenza reciproca tanto da diventare tossici, soffocanti e fisicamente pericolosi.
Un lavoro di ricerca che indaga la difficoltà delle relazioni sentimentali che, talvolta, si trasformano in rapporti di dipendenza reciproca tanto da diventare tossici, soffocanti e fisicamente pericolosi.
L'incontro è aperto ad attrici e attori ed aspiranti tali, interessati ad approfondire questa ricerca, che sarà condotta dal 12 al 18 settembre e dall’11 al 18 ottobre, nel Teatro Comunale di Massafra.
Per maggiori informazioni e per partecipare potete contattarci telefonicamente al 0998801932 o inviarci una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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L'evento sarà realizzato nel rispetto della normativa anti-Covid. Accesso con Green Pass o tampone negativo nelle ultime 48 ore.
Il testo “L’amore inabitabile” analizza la relazione tra il sentimento di abitabilità di un rapporto e il legame con gli spazi della relazione, ovvero le case, l’arredamento e il profondo senso dell’abitare e dell’abitarsi. Aleggia tra le righe una domanda: si tratta di un viaggio introspettivo, di un’analisi sull’amicizia oppure è la propria presa di coscienza che ci salva?
L’argomento trattato in questa pièce teatrale è la storia di una relazione difficile tra una donna e il suo compagno. Una storia d’amore soffocante, perciò definita “inabitabile”, che porta la protagonista ad ammalarsi di una malattia che parte da contingenze psicosomatiche ma che si sviluppa in problemi fisici di soffocamento bronchiale, che la portano ad un ricovero. La guarigione da questa malattia parte sì da una terapia farmacologica ma la svolta verrà dal prendersi cura di se stessi, dalla consapevolezza di sé, dei propri tempi e dei propri spazi, dimostrando che è la cura dell’animo/anima a guarire il corpo.
"L'analisi del testo, affrontato inizialmente come monologo, come la stessa autrice lo aveva pensato e scritto, sarà da noi affrontato sdoppiando la protagonista, individuandone il dualismo, metafora dello specchio della nostra società. Pur narrando vicende molto personali, la storia trattata risuona in modo universale. Noi stessi ci siamo ritrovati nelle vicende del personaggio, introiettandone relazioni personali, il cui risultato è un viaggio intimo, duro ma al tempo stesso catartico di rinascita." (Dario Lacitignola)
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