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Teatro delle Forche

"BAU! - Il Dottor Dolittle" in Residenza artistica a Massafra

BAU!è uno dei progetti vincitori del bando “FUTURO PROSSIMO VENTURO_Residenze per Artisti nei Territori 2024” a cura del Teatro delle Forche(iniziativa cofinanziata dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni). 

Sabato 5 ottobre gli autori e attori Rosanna Cassano e Domenico Piscopo restituiranno al pubblico il frutto del lavoro di attraversamento artistico tenuto a Massafra in queste settimane.

Appuntamento alle ore 18 al Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi. L’ingresso è libero e gratuito. 

Gli uomini si credono così in gamba e la sola cosa che hanno imparato sul linguaggio degli animali è che quando un cane scodinzola vuol dire “sono contento”. Gli umani, santa pazienza!

BAU! è un adattamento del romanzo di Hugh John Lofting Il Dottor Dolittle. Un ometto sensibile e profondamente buono, un medico chirurgo che perde la sua fama e la sua ricchezza a causa di una particolare occorrenza: nessuno dei suoi sofisticati clienti riesce ad accettare di farsi visitare in una casa piena zeppa di animali! Topini nei cassetti, un coccodrillo nella vasca da bagno e Polinesia, il suo fido pappagallo appollaiato sul davanzale… Non c’è altra soluzione, per il piccolo Dottore, che diventare dottore degli animali e, ovviamente, impararne la lingua per comunicare e curarli al meglio.

Un Narratore e Polinesia il Pappagallo trasporteranno le spettatrici e gli spettatori in un viaggio alla scoperta del linguaggio semplice e diretto degli animali (e dei bambini), facendo loro dimenticare il cervellotico e vanaglorioso mondo degli umani (adulti).

"Casa Rodari", il 4 dicembre restituzione della Residenza Artistica dell'Associazione Ombre

Immaginate di entrare in casa di Gianni Rodari. Cosa trovereste?

E immaginate che in questa casa ci sia la "Figlia più Cascherina" di papà Gianni… Che curiosamente vi invita a cascare nelle storie (nella stanza dei travestimenti), nelle parole (nella stanza delle lettere) e a guardare il mondo con "altri" occhi. 

È Casa Rodari, installazione interattiva adatta a un pubblico di tutte le età, il frutto del lavoro di residenza artistica condotto a Massafra(TA) dallo scorso 19 ottobre da Rosanna Ventura, teatrante e pedagogista teatrale dell’Associazione Culturale Ombre, e Silvio Gioia, esperto di teatro d’ombre.

L’esigenza di creare questa installazione affonda le sue radici nella pedagogia teatrale dell’associazione “Ombre”: educare il pubblico di tutte le età ad avere sempre un pensiero vigile e critico. Inoltre, così come fa la protagonista, si sottolinea l’importanza di due elementi fondamentali per l’educazione dei bambini e la rieducazione degli adulti: il gioco e la curiosità.

L’iniziativa, nell’ambito del progetto “Futuro Prossimo VenturoResidenze per Artisti nei territori, a cura del Teatro delle Forche (cofinanziato dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni), conoscerà lunedì 4 dicembre un doppio momento di restituzione nel Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi. Prima, dalle ore 16, gli artisti incontreranno i piccoli allievi del laboratorio La Scatola dei Giochi per un approfondimento sulla poetica rodariana. In seguito, dalle 17:45, l’installazione sarà aperta a tutta la comunità con ingresso libero e gratuito. Maggiori info al 324.610.3258.

L’Associazione Culturale Ombre nasce nel marzo del 2009  attraverso il bando “Principi attivi-giovani idee per una Puglia migliore”, con un progetto teatrale votato all’educazione dei pubblici, “TEATRON, un medicinale contro l’apatia teatrale”, una cura per tutti coloro che non conoscono ancora il genere teatrale e che attraverso proposte innovative e sperimentali possano approfondirne le conoscenze con l’intento di formare nuovi pubblici per il teatro e mettere in connessione le nuove generazioni con ogni tipo di espressione teatrale.

"Fragolina. Tre canti di protesta + Un fatto di cronaca", a Massafra la restituzione artistica del progetto per le Residenze Artistiche

Fragolina. Tre canti di protesta + Un fatto di cronaca.

È lo spettacolo in fase di produzione dell’attore, autore e regista pugliese Roberto Corradino, in Residenza Artistica, in questi giorni, a Massafra (TA), per il progetto Futuro Prossimo Venturo” Residenze per Artisti nei territori, a cura del Teatro delle Forche (cofinanziato dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni).

Domenica 2 e lunedì 3 luglio 2023, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi), l’artista presenterà alla comunità territoriale il frutto del lavoro di questi giorni di Residenza.

Un momento di restituzione pubblica e prova aperta di quanto allestito sinora, con inizio alle ore 21, e successivo momento di dialogo con gli spettatori su quanto “messo in scena”.

L’ingresso è libero e gratuito.Per maggiori info:3246103258

 

Fragolinaè prodotto con il sostegno di Teatri Di Vetro/Oscillazioni 2023. Ideazione, drammaturgia e performance Roberto Corradino, una produzione reggimento carri | teatro, in coproduzione con Teatri di Bari.

A.D. 2022. Blake Lemoine, ingegnere informatico per Google sostiene che l'Ai Lamda, progetto sperimentale per cui lavora per Google ha sviluppato una coscienza, cioè Lamda abbia un'anima. Google lo mette in congedo retribuito.

Per favore, cos'è l'anima? Salto indietro nel tempo.

Primo canto. A.D.? Dai canti popolari delle mie zone, perduti nel meridione del tempo, riemergono storie di donne, Maria, Caterina & altre. Storie di violenza, moniti non troppo velati a non essere come loro. Cioè non sottomesse al Padrone. Che significa Padre, Marito, Amante. Maschio in una parola.

Che faccia avevano Maria, Caterina? Metterci la faccia.

Secondo canto, A.D. 1966, Altamura, mentre in Italia Mina, la tigre di Cremona, canta “Sono come tu mi vuoi”, “Mi sei scoppiato dentro il cuore”, una femmenédde, un ragazzo viene ritirato da scuola dopo un episodio di violenza dai contorni fumosi. Bullismo? Violenza? Son solo ragazzi. Il padre del ragazzo denuncia al preside il caso, il preside consiglia di ritirare il figlio da scuola. I bulli sono figli più importanti.

Terzo Canto. A.D.2003 Fragolina, conosciuto in una scuola dell'infanzia durante un laboratorio teatrale. 4 anni allora, 20 anni oggi, si chiama Antonio, vive in Francia e in Italia non ci torna più. Antonio mi dice Scrivi quello che vuoi, ma io non ci metto la faccia. E poi l'IA, Blake Lemoine, i nostri ultimi figli. E l'anima. E metterci la faccia. E soprattutto qual è la faccia più giusta per stare al mondo? E l'anima?

 

"HO VISO NINA VOLARE" del collettivo Vudisì in Residenza Artistica a Massafra

Domenica 26 maggio il collettivo teatrale under 30 Vudisì, composto da Safia Zappa, Penelope Zaccarini, Paola Polifrone e Luca Gerili, dona al pubblico il frutto del lavoro di attraversamento artisticotenuto a Massafra nelle ultime settimane.

HO VISTO NINA VOLARE è uno dei progetti vincitori del bando “Futuro Prossimo Venturo”- Residenze per Artisti nei territori 2024, a cura del Teatro delle Forche (iniziativa cofinanziata dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni). 

L’appuntamento è per le ore 20:30 al Teatro Comunale “N. Resta” in Piazza Garibaldi, con ingresso libero e gratuito. 

VUDISì, visto da qui.

Il collettivo chiede:

Che cos’è “L’espressione di genere”?

“Ho visto Nina volare”, lo spettacolo scritto e diretto da Safia Zappa, vuole interfacciarsi con l’espressione e gli stereotipi di genere, la precarietà nel mondo del teatro e i femminismi.

NI e NA, stereotipi del maschile e femminile universale, guideranno Marco alla ricerca della sua Nina interiore ovvero della sua identità.

"Identification d'un retour" restituzione finale del collettivo BAGP

Repertorio di canti ritrovati.

È in corso di svolgimento, a Massafra (TA), la Residenza Artistica Internazionale del collettivo artistico BAGP, rientrante nel progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24 - “Futuro Prossimo Venturo”, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno della Regione Puglia - in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni - e del Comune di Massafra.

Gli artisti Paolo Bellomo (drammaturgo) e Georgia Azoulay (regista) - ai quali si sono aggiunti Thomas Ducasse (attore) e Jacopo Raffaele (compositore) - sono impegnati nel completamento del percorso di scrittura iniziato lo scorso anno, finalizzato alla messa in scena dello spettacolo “Identification d’un retour”-Repertorio di canti ritrovati.

Il progetto intende scandagliare i temi del ritorno in patria, dopo le devastazioni della guerra, della relazione con le proprie radici, attraverso i suoni, le parole, il canto, e vede il coinvolgimento del Veris Chorus dell’associazione culturale “Giardini musicali”, diretto da Daria Palmisano.

Faïel è un giovane etnomusicologo venuto a Massafra per una conferenza finanziata dal Ministero.

È contento di far ritorno nella città che ha dato i natali a una parte della sua famiglia e, soprattutto, di far ascoltare ai massafresi dei canti in dialetto che sono sopravvissuti solo nelle comunità emigrate all’estero. Un coro locale ha studiato questo repertorio in vista della conferenza.

Ma Faïel ha sottovalutato l’effetto che questo ritorno ha su di lui, ha sottovalutato i coristi che lo accompagnano e la potenza della storia sprigionata dai canti.

Uno spettacolo che affronta di petto la scissione del migrare e in cui la memoria collettiva agisce come un balsamo per una comunità che non aveva mai avuto modo di ricomporsi.

La Residenza Artistica prevede anche momenti aperti al pubblico.

Giovedì 17 novembre, gli artisti incontreranno gli allievi attori del laboratorio di teatro “Légami sul palco”, a cura del Teatro delle Forche; sabato 19 novembre, invece, doneranno alla comunità territoriale un momento di presentazione e restituzione pubblica del lavoro svolto in questi giorni, con inizio alle ore 18, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi).

Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti.

L’iniziativa vedrà la partecipazione dei coristi del Veris Chorus dell’associazione culturale “Giardini musicali”, diretti da Daria Palmisano: Rosanna D'Erchia, Marilina Laterza, Valentina Palmisano, Davide Russo, Pietro Candido, Cosimo Salvi e Giovanni Battista De Bastiani.

"Il Racconto della Principessa Guerriera" restituzione finale di Giglio/Prosperi

È lo spettacolo in fase di produzione della compagnia Giglio/Prosperi, proveniente dal Lazio, in Residenza Artistica, in questi giorni, a Massafra (TA), per il progetto “Futuro Prossimo Venturo” Residenze per Artisti nei territori, a cura del Teatro delle Forche (cofinanziato dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni).

Sul palcoscenico, gli artisti Paola Giglio (interprete) e Matteo Prosperi (regista e interprete) che, sabato 10 giugno 2023, nel Teatro Comunale “Nicola Resta”, presenteranno alla comunità territoriale il frutto del lavoro di questi giorni di Residenza, affiancati in alcune fasi dal lighting designer Alessandro Marmorini.

Un momento di restituzione pubblica di quanto allestito sinora, aperto a grandi e piccini, con inizio alle ore 18, e successivo momento di dialogo con gli spettatori su quanto “messo in scena”.

L’ingresso è libero e gratuito. Per maggiori info: 3246103258.

Età consigliata: dai 6 anni in su.

Lo spettacolo racconta la storia di un uomo, il Lettore, che non vuole assecondare e ripetere i valori della cultura dominante. Quando il Lettore era piccolo, suo padre gli raccontava una storia: La Principessa Guerriera. Ora che è diventato padre, il Lettore vuole narrare la stessa storia a sua figlia. Leggendo il libro però, scopre particolari differenti, che si trasformano in sostanziali cambiamenti della storia che ricordava. Voleva quel libro perché raccontava la storia di una principessa, Matilde, che ribelle alle convenzioni, diventava una guerriera. Si ritrova ora con la storia di una bambina, cresciuta in un ambiente oppressivo, con dei genitori che non assecondano i suoi desideri e che la vogliono costringere in un ruolo. Il Lettore inizia così la sua personale ribellione, arrivando addirittura a scontrarsi con l’Autore per cambiare il finale de La Principessa Guerriera. In questo viaggio, una Libraia sarà la sua guida fondamentale, che lo aiuterà a comprendere il ruolo che ebbe il padre nel cambiare i dettagli del libro.

Il tema che lo spettacolo vuole affrontare è dunque quello della Narrazione, ovvero della forza e della potenza che hanno le parole nel descrivere e plasmare la Realtà. Si vuole trasmettere al pubblico la consapevolezza del raccontare. Perché usiamo alcune parole e non altre? Lo stesso quesito vale per lo storytelling: il Lettore, protagonista della storia, si trova davanti a un quesito che è lo stesso di noi spettatori: quale Storia vogliamo raccontare? Vogliamo essere degli esecutori che si limitano a ripetere le parole di qualcun altro? Oppure vogliamo essere anche noi autori della Storia e scegliere i contenuti da trasmettere?

Il progetto artistico di Giglio/Prosperi ha già attraversato due residenze, durante le quali la compagnia ha gettato le basi del linguaggio dello spettacolo: presso Fondazione Sipario Toscana – La Città del Teatro di Cascina (PI) e presso il Florian Metateatro di Pescara. In questo terzo attraversamento artistico, punta a completare il lavoro, donandogli ritmo e concretezza.

Giglio/Prosperi

Giglio/Prosperi, precedentemente Ass. Lunària, nasce dall’incontro artistico tra Paola Giglio e Matteo Prosperi. Nel 2012 debutta Death and dancing, per la regia di Mirko Ciotta. Il testo di Claire Dowie tratta il tema del desiderio e dell’identità sessuale. Nel 2013 è la volta di In scena coi rifiuti, uno spettacolo a tematica ambientale che spiega ai ragazzi delle scuole l’importanza della raccolta differenziata. Il testo, di Elisa Amore e Paola Giglio, vince il bando Anci – Conai. Nel 2015 Finalmente Sola arriva in semifinale al Premio Scenario. Il monologo, scritto e interpretato da Paola Giglio per la regia di Marcella Favilla, debutta nell'autunno dello stesso anno nella rassegna Una stanza tutta per lei. Sempre nel 2015 Finalmente Sola vince il premio Anima e corpo del personaggio femminile dell’Associazione Candoni; nel 2016 si aggiudica il Premio MaldiPalco del Teatro Tangram di Torino e nel 2018 il riconoscimento per la Miglior Attrice e il Miglior Allestimento alla XXXVII edizione del Premio Nazionale Città di Leonforte. Nel 2019 la compagnia porta in scena un primo studio di Interno Camera, scritto da Paola Giglio e diretto da Marcella Favilla. Il testo viene scelto da Lucia Calamaro per il progetto laboratoriale SCRITTURE. In seguito la compagnia vince il bando Artefici/ResidenzeArtisticheFVG 2021 di Artisti Associati e Interno Camera debutta nel luglio dello stesso anno alla IX edizione del Venice Open Stage di Venezia.

Paola Giglio

Si diploma presso l'Accademia Nazionale D'Arte Drammatica Silvio D'Amico nel 2007. Nel 2008 frequenta il Corso di Alta Formazione L'Attore Europeo tra Teatro, Danza e Musica presso il Teatro Due di Parma. Studia a Londra presso la Royal Academy of Dramatic Art e alla New York Film Academy di New York.

Frequenta il corso di Alta Formazione presso ERT nel 2017. Lavora con Franco Però, Gigi Dall'Aglio, Vincenzo Pirrotta, Daniele Salvo, Ivica Bulljan, Lorenzo Montanini, Marcella Favilla. Nel 2008 fonda l'associazione culturale LunAria. Nel 2015 debutta con Finalmente Sola, monologo da lei scritto e interpretato, per la regia di Marcella Favilla. Grasso che cola è il suo secondo testo che viene selezionato trai dieci finalisti al Premio Hystrio Scritture di scena 2018. Interno Camera è il suo terzo testo teatrale, scelto da Lucia Calamaro per il percorso laboratoriale SCRITTURE. Frequenta i corsi di scrittura Crazy Original e Crazy clinic presso la Scuola Holden di Torino durante il biennio 2020/2022.

Matteo Prosperi

Si diploma nel 2012 presso la scuola del Teatro Stabile di Torino, diretta da Valter Malosti. Continua la sua formazione attoriale con Antonio Latella, Danio Manfredini, Serena Sinigaglia. Si perfeziona presso il Teatro Laboratorio Toscana diretto dalla Compagnia Lombardi Tiezzi nel 2014 e presso ERT frequentando il corso di Alta Formazione nel 2017. Negli anni lavora con Federico Tiezzi, Gabriele Lavia, Gigi Proietti, Ivica Buljan, Olivier Letellier, Andrea Adriatico, Manuel Renga, Lorenzo Loris. Nel 2016 debutta come regista con lo spettacolo SONNETS, un concerto rock tratto dai Sonetti di Shakespeare. Nel 2018 scrive Super, un grasso supereroe che va in scena al Teatro delle Moline – ERT di Bologna. Nel 2019 vince la borsa di studio Torno Subito della regione Lazio, grazie alla quale passa un soggiorno in Francia seguendo il lavoro di Olivier Letellier. Durante questo periodo è assistente alla regia degli spettacoli Nathan Longtemps (2020), Bastien sans main (2020) della compagnia Théâtre du Phare. Nella primavera 2021 è assistente di Giorgio Barberio Corsetti per la ripresa dello spettacolo La Metamorfosi di Kafka e nel progetto Metamorfosi cabaret, progetto prodotto dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale e disponibile su YouTube.

"Leggere città" - laboratorio di lettura per riscoprire la nostra città

Leggere città” è un laboratorio di lettura che fonde le pratiche del teatro alle pratiche dell’abitare. Un percorso nuovo per piccoli e grandi esplorat(t)ori. A partire dalla lettura creativa di alcune fiabe, attraverso esercizi teatrali, narrazioni e drammatizzazioni ma anche attraverso pratiche creative di architettura urbana, ci riscopriremo a leggere e ri-leggere la nostra città. Stimolando l’immaginario dei bambini, ci occuperemo di ‘camminare’ nella città, esplorarla, osservando il più possibile il paesaggio che ci circonda. 

Al centro del lavoro anche “incursioni” urbane in siti di interesse naturalistico e storico-paesaggistico accompagnate da esercizi di scrittura dal vero e lettura ad alta voce. Un intenso viaggio, in cui i linguaggi espressivi dialogheranno e si contamineranno, in uno spazio di condivisione, rispetto, fiducia, fare costruttivo, scoperta.

Durante il percorso laboratoriale, si incontreranno e affronteranno alcuni degli scritti di autori e poeti che si occupano di progetti di ricerca e partecipazione delle comunità come per esempio: Guido Celli, Gianluigi Gherzi, Andrea Semplici, Mimmo Sammartino, Stefano Laffi e altri ancora, dando vita a tre restituzioni pubbliche performative insieme ai conduttori dell’esperienza e agli attori del Teatro delle Forche.


Le stesse avverranno: due in luoghi all’aperto nei quartieri periferici del centro storico e l’altra presso il Teatro Comunale N. Resta.
Il progetto si divide di due fasi: una nel periodo primaverile e l’altro nel periodo settembre/novembre secondo il calendario di seguito allegato.

Il laboratorio ha la durata totale di 15 incontri ivi comprese le tre restituzioni previste con un impegno giornaliero di circa 3/4 ore e commisurato alla risposta dell’utenza coinvolta. Si prevede di limitare il numero delle presenze ad un massimo di 20 partecipanti. Il laboratorio sarà condotto da Erika Grillo coadiuvata da Chiara Petillo, entrambe attrici del Teatro Delle Forche, e accompagnato nella parte tecnica dai tecnici: Pino di Michele dell’associazione Cantierimpiedie Claudio Luce, già tecnico del Teatro Delle Forche.
L’organizzazione e amministrazione saranno a cura di Carmela Di Pierro e Annalaura Maggi; la direzione del progetto è a cura di Giancarlo Luce, Direttore Artistico del Teatro Delle Forche.

"Poema della fine - IV Capitolo" in scena a Chiatona e a Massafra

La performance site-specific Poema della fine – IV Capitolo sarà portata in scena giovedì 31 agosto, nel Bosco Marinella di Chiatona (TA), dalla compagnia toscana Opera del Rosso, in Residenza Artistica, in questi giorni, a Massafra, per il progetto di Artisti nei Territori “Futuro Prossimo Venturo, a cura del Teatro delle Forche (cofinanziato dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni).

Lo spettacolo vede la collaborazione del collettivo Clessidra, progetto di teatro dei luoghi a cura del Teatro delle Forche, diretto da Erika Grillo, e la partecipazione dei performer: Donato Caramia, Antonio D’Andria, Erika Grillo, Chiara Petillo e Natalia Pulido.

Repliche al tramonto (inizio ore 19.30) e di sera (ore 21.00). Posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 3246103258. Ticket 10 euro.

L’evento teatrale rientra nel cartellone estivo del Comune “Yes, Massafra”.

 

POEMA DELLA FINE

All’interno di Poema della Fine, la quarta stanza è la cruda messa in scena della più lubrica delle feste, un tripudio di banalità e reiterazioni - assassine di vita; è il completamento della sparizione di LEI, l’assottigliamento ad ombra, l’inesistere: << sono io quando vado a dormire, non io - quando mi alzo! La montagna su di me, io - sotto quella montagna >>.

L'insieme delle parti si traduce in una valanga dissociativa: interno ed esterno, tenebra e bagliore, lei e noi, silenzio e clamore, ieri ed ora.

La traccia che rimane impressa è il trauma dello svuotamento.

Poema della fine è prodotto con il sostegno di Movimenti Artistici Trasversali, Shinehouse Theatre, Teatro nel Bicchiere, Futuro Prossimo Venturo - Artisti nei Territori, bando di residenza promosso dal Teatro delle Forche di Massafra (TA).

 

In programma, sempre giovedì 31 agosto, in mattinata, un altro momento di restituzione pubblica del lavoro di Residenza Artistica. Alle ore 11, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra, si terrà “Ipotesi”, un incontro sulla poesia di Marina Cvetaeva, figura di spicco della cultura russa del Novecento, di cui ricorre l'anniversario della morte, e sulla traduzione in scena di un testo poetico.

Introduce e modera Erika Grillo. Interventi a cura del poeta Sacha Piersanti e del collettivo Opera del Rosso. Ingresso libero.

 

 

 

"Siamo fatti di.versi" - laboratorio di teatro e di poesia

"Siamo fatti di.versi" è una cassetta degli attrezzi. Dentro ci sono i possibili strumenti del "fare teatro".

“Fare teatro” per un ragazzo significa prendere coscienza del proprio corpo, scoprire le proprie capacità espressive e metterle in azione, mettere ordine tra sentimenti ed emozioni e scoprire i mille modi per comunicarli, padroneggiare la propria gestualità e renderla portatrice di un messaggio. 

A teatro si gioca, si ride, si sperimenta, con impegno e leggerezza. Fare teatro significa anche ascoltare, rispondere a delle domande, imparare a collocarsi nello spazio circostante; uno spazio abitato anche dall’altro. A teatro, giocando nello spazio, si affronta l’altro, lo si comprende; ci si evolve insieme in questo spazio e si costruisce un linguaggio comune. E un immaginario comune. 

Si impara a conoscersi, a lavorare insieme, a osservare il lavoro degli altri. A esprimersi con tutto il corpo, a sperimentare tutti i colori della voce, a riconoscere il valore del silenzio.
Si impara a raccontare storie nuove o moltiplicare quelle già conosciute. E a raccontare e a mettere in scena vincendo la paura.
Un regno dominato dall'intuizione e dalla fantasia: la poesia è questo. E se provassimo a muoverci anche noi in questo regno?


Intuizione e fantasia: gli strumenti con cui giocare con le parole; scoprire la loro fisicità attraverso i cinque sensi e mettersi in contatto, attraverso di essi, con la realtà. Le parole hanno una forma e attraverso di essa possono raccontarci una storia e 'magicamente' diventare un tutt'uno col loro significato. 

Dal 9 maggio fino a metà luglio, per tutti i venerdì, dalle ore 16:00 alle ore 18:00 nell' c/o Ufficio Inclusione a Lecce, leggeremo poesie, le improvviseremo fisicamente, scruteremo le vocali, giocheremo con le consonanti e poi con le nostre voci… poiché le parole hanno anche un colore e un umore. Ci divertiremo a colorare davvero, sperimentando il buio e la luce, il nero e tutti i colori dell’arcobaleno.

La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria.

“LA MORTE OVVERO IL PRANZO DELLA DOMENICA” APRE L’8 OTTOBRE LA STAGIONE DI TEATRO CONTEMPORANEO “LÈGAMI”

Torna Lègami, rassegna di Teatro Contemporaneo organizzata dal Teatro delle Forche.

La stagione 2024/2025 si apre martedì 8 ottobre con un nuovo spettacolo firmato da Mariano Dammacco e interpretato da Serena Balivo

Uno spettacolo lieve e toccante intorno al più grande tabù della nostra cultura. Serena Balivo e Mariano Dammacco, binomio artistico noto per sapersi muovere con grande perizia e passo leggero tra poesia e narrazione, aprono uno squarcio di luce sulla morte con La morte ovvero il pranzo della domenica

In scena Serena Balivo, dà corpo e voce a una donna non più giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, forse i veri protagonisti del delicato e umoristico testo di Mariano Dammacco, già Premio Ubu come migliore novità drammaturgica per Spezzato è il cuore della bellezza. 

Sebbene in buona salute fisica e mentale, i due genitori sono ben consapevoli che presto dovranno affrontare la morte, il nulla forse o magari un’altra vita, e così non parlano d’altro, arrivando pian piano a incarnare tutte le madri, tutti i padri e tutti noi dinanzi all’ignoto.

Lo spettacolo ci conduce dentro un rito che appartiene a molti, il pranzo della domenica, nella sua forma ultima, con una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare. La morte ovvero il pranzo della domenica appare come un invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito che prova a restituirci la bellezza della vita stessa all’interno dell’esperienza dell’ultima separazione dalle persone amate, e all’interno della potenza nascosta e piena di pudori dell’amore in famiglia, l’amore tra vecchi sposi, l’amore tra genitori e figli.

 

Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) - Martedì, 8 ottobre 2024

Porta ore 20:30, sipario ore 21:00

Biglietti: Intero 10€ - ridotto 8€ (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone.

Per info e prenotazioni: 324.610.3258

acquamsumARTE con "Contatto" in Residenza Artistica a Massafra

Martedì 22 ottobre il duo artistico lombardo acquasumARTErestituisce al pubblico il frutto del lavoro di residenza tenuto a Massafra (TA). Il loro progetto CONTATTOè tra i vincitori del bando “FUTURO PROSSIMO VENTURO_Residenze per Artisti nei Territori 2024” a cura del Teatro delle Forche (iniziativa cofinanziata dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni).

Maurizio Capisani e Sabrina Conte hanno indagato la sessualità e le relazioni dei teenager tra mondo reale e web. L’adolescenza è un periodo di scoperta di sé, di formazione della propria identità, momento in cui il corpo, in una fase importante di trasformazione, diventa protagonista. Questa scoperta di sé passa anche e soprattutto attraverso la sessualità. Ma oggi le relazioni tra gli adolescenti comprendono anche lo scambio di contenuti attraverso i dispositivi e i social network. Il legame tra adolescenza, sessualità e tecnologie digitali è un argomento complesso e difficile, per molti versi nuovo, da affrontare.

Le generazioni adulte faticano a considerare i social network parte integrante della cultura giovanile e tendono ad evidenziarne solo gli aspetti negativi, criminalizzando a priori i nuovi media digitali. Ma qual è il punto di vista dei ragazzi? Come vivono le relazioni affettive e l’esplorazione della sessualità gli adolescenti del ventunesimo secolo, divisi tra mondo reale e universo della rete? Quali sono le principali difficoltà che incontrano? Quali sono i riferimenti, i modelli, i rituali che compongono l’educazione sentimentale della Generazione Z? Queste sono le riflessioni intorno alle quali si è costruito il progetto con ragazze e ragazzi dai 14 ai 19 anni, attraverso conversazioni e audio-interviste in piccoli gruppi. Attingendo anche al cinema, alle serie tv, alla letteratura e alla musica si invitavano le ragazze e i ragazzi a riflettere e dialogare su questi temi, raccogliendo le loro testimonianze, il loro punto di vista.

Attraverso la serie di incontri Scoprirsi, il progetto ha coinvolto le allieve e gli allievi del laboratorio teatrale Lègami sul palco Junior, organizzato dal Teatro delle Forche. 

Appuntamento alle 19.30 al Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi. L’ingresso è libero e gratuito

Maurizio Capisani e Sabrina Conte credono nel potere dell’arte di compiere piccole rivoluzioni interiori e creare relazioni profonde. Entrambi con una formazione artistica multidisciplinare e un percorso professionale nel teatro, nella danza, nella produzione video e nelle arti visive, si incontrano nel 2004 e intrecciano il loro percorso professionale creando nel 2007 acquasumARTE.

Con base a Milano e nell’ Oltrepò Pavese, acquasumARTE opera sul territorio nazionale realizzando prevalentemente progetti ibridi site-specific in spazi urbani, collaborando con importanti festival nazionali di arte contemporanea e enti di produzione multidisciplinare. La sua ricerca è incentrata su una scrittura drammaturgica e una modalità compositiva che nascono in relazione allo spazio, attraverso la partecipazione attiva degli spettatori, l’interazione tra sistemi audio-video e performance live. Crea opere che prevedono il coinvolgimento di comunità e territori, intrecciando i linguaggi della performance, del video, del teatro documentario e partecipativo.

Al via con le Residenze per Artisti nei Territori con "Danzando con il mostro"

Entra nel vivo il progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24Futuro Prossimo Venturo”, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno della Regione Puglia, in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni, e del Comune di Massafra.

Per la prima annualità, in Residenza, in questi giorni, a Massafra, tre artisti pluripremiati a livello nazionale e internazionale: l’attrice Serena Balivo (Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2011, Premio Ubu 2017 come Nuova attrice o performer, Premio internazionale Ivo Chiesa 2021 come Futuro della scena), l’autore e regista Mariano Dammacco (Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica, Italian And American Playwrights Project 20/22, Premio di drammaturgia Il centro del discorso 2010, Premio ETI/Vetrine 1996, Premio Scenario 1992-1993) e l’attore, autore e regista Roberto Latini (Premio Sipario 2011, Premio della Critica 2015, Premio Ubu 2014 e 2017 come Miglior Attore, Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2021).

Al centro dell’attraversamento artistico e del loro lavoro in Residenza, “Danzando con il mostro”, spettacolo nel quale Serena Balivo, Mariano Dammacco, Roberto Latini sono tutti e tre in scena, presentato in anteprima il 1° ottobre al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari e prossimo al debutto, a novembre, al Teatro Piccinni di Bari.

Intanto, a Massafra, domani, giovedì 20 ottobre 2022, i tre artisti incontreranno nel pomeriggio gli allievi attori del laboratorio di teatro “Légami sul palco” e, in serata, la comunità territoriale, per un momento di presentazione e restituzione pubblica del lavoro svolto in questi giorni, con inizio alle ore 20, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi). Ingresso libero e gratuito.

Ho scelto di provare a porre lo sguardo sul tormento, in particolare su di un preciso tipo di tormento, un tormento che può capitare di esperire a un essere umano “fortunato”, un individuo che viva in condizioni dignitose, che non conosca la schiavitù o la guerra o la malattia, il tormento di un individuo che in teoria ha tutto per “essere felice”, che ha tutto per vivere bene la propria esistenza, insomma un cosiddetto essere umano libero, magari di quell’Occidente di cui facciamo parte: il tormento che una persona può dare a se stessa e da se stessa subire. Cosa succede quando siamo schiavi di noi stessi? In guerra con noi stessi? Cosa succede quando ad ammalarsi è la relazione con noi stessi e, di conseguenza, quella con gli altri? Può capitare di vivere un tormento estremamente doloroso, un tormento profondo e alienante, che spesso fa fatica a suscitare compassione negli altri, un tormento che può diventare insopportabile. 

Ho pensato a questa condizione come a una danza costante con qualcosa di invisibile, che fa paura (ma che magari vuole dirci qualcosa), una danza con qualcosa di mostruoso e ho cominciato a mettere nero su bianco alcune immagini in forma di parole, poi le ho condivise con Serena Balivo (come faccio da un decennio) e, per la prima volta, con Roberto Latini. Insieme, sulla scena, abbiamo lavorato alla scelta di alcune di queste immagini, a come ricomporle nella relazione tra loro, alla loro successione per poi giungere alla composizione di una drammaturgia di scena che le contenesse e alla creazione dello spettacolo Danzando con il mostro.(M. Dammacco)

Lo spettacolo Danzando con il mostro è una visione notturna, forse un’allucinazione: forse siamo nella mente di un individuo, dinnanzi al suo match con se stesso. In scena una sorta di torre con in alto un orologio, o una gabbia, o una finestra, dove percepiamo la presenza di qualcuno. Dinnanzi a questa torre, su un pavimento rosso, vivono due figure, un uomo e una donna, forse due emanazioni della mente della creatura nella torre. Vestono abiti eleganti, da gran galà, circondati da bicchieri non meno eleganti. Forse sono stati invitati a un ricevimento, forse sono loro gli ospiti d’onore, o forse l’ospite d’onore è il tormento, il mostro che li ha invitati a danzare insieme a lui.

 

Appuntamento con L'Eneide: IL RACCONTO DI ENEA

Domenica 1° dicembre, nel nuovo appuntamento con il teatro contemporaneo di Lègami, l'attore e regista Paolo Panaro si confronta con l’Eneide di Virgilio per la produzione della Compagnia Diaghilev.

Enea, dopo aver subìto un grave danno, tenta di rifarsi un’esistenza intraprendendo un viaggio per un altrove incerto, ostile, abitato da uomini, dèi e destini totalmente diversi dal suo.
La descrizione di questa avventura esemplare somiglia al viaggio stesso di Enea nel regno dell’Oltretomba: lo spettatore viene accompagnato fino alle soglie di quella zona della coscienza dove tutti i racconti del mondo sopravvivono in forma di ombre, imprigionati nella nostra memoria più profonda.

Lo spettacolo, in una appassionante versione in endecasillabi del testo (ispirata alle celebri traduzioni di Cetrangolo, Canali, Calzecchi-Onesti, Vivaldi e, in modo particolare, di Annibal Caro) e attraverso la tecnica teatrale della narrazione scenica, cerca di stabilire un contatto diretto e attuale con la vicenda umana di Enea, con l’infelice Didone, con il rassegnato Anchise e con i sentimenti assoluti che pervadono i versi di Virgilio e che parlano della vita dell’uomo di ogni tempo: l’odio, l’amore, i legami familiari, il senso di appartenenza a una patria.

Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) - Domenica, 1° dicembre 2024

Porta ore 19:30 - Sipario ore 20:00

Biglietti: Intero € 10 - Ridotto € 8 (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone).

Per info e prenotazioni: 324.610.3258

DIARIO DI UN PAZZO

Grandi emozioni ieri, 4 maggio, al Museo Civico - Principe Guglielmo Romanazzi Carducci a Putignano dove, il Teatro delle Forche con Giancarlo Luce ha portato in scena “Diario di un pazzo” di Lu Xun, classico della letteratura contemporanea cinese.

Domenica 27 aprile in scena MAI NATE

Domenica 27 aprile, in scena, MAI NATE: un testo di Tommaso Urselli, regia Dario Lacitignola, con Tonia Argento e Renza De Cesare. Una produzione Teatro Folletti e Folle con il sostegno del Teatro delle Forche che vede la messa in scena di due gemelle senza età chiuse in una stanza, un luogo non luogo forse, in cui beckettianamente aspettano il ritorno della madre ridisegnando un abbandono, echeggiando una violenza.

Un tempo sospeso, scandito quotidianamente da rituali infantili a tratti grotteschi, ripetuti incessantemente tra sogni e storie dentro uno specchio mentale di vecchi racconti e strane fantasie, affetti inespressi e frasi ricorrenti, giochi di ruolo ed echi di presenze alla ricerca di una salvezza possibile.

Le due donne si muovono in un’infinita e claustrofobica sospensione in cui il tempo è scandito da battibecchi e ninnenanne, bambole e vecchi giornali, unici indizi dell’esistenza di un vissuto e di un mondo là fuori.

Azioni ripetute fino allo scongiuro propiziatorio di un ritorno. Alla vita, a un affetto perduto, a una voce di madre.

 

Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA), Domenica, 27 aprile 2025

Porta ore 19.30 - Sipario ore 20

Biglietto intero: 10 € - Ridotto: 8 € (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone)

Per info e prenotazioni: 324.610.3258 oppure su online su vivaticket

ELENA LA MATTA con Paola Minaccioni

Lunedì 28 aprile ore 21:00 il Teatro Comunale N. Resta,per la Stagione Teatrale 2024/2025 promossa dal Comune di Massafra in collaborazione con Puglia Culture, ospita Paola Minaccioni in ELENA LA MATTA liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia La matta di piazza Giudìa.

Una storia vera e tutta al femminile che si trasforma in uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto emotivo. Il 16 ottobre 1943 le SS Naziste rastrellano il ghetto di Roma, deportando ad Auschwitz oltre 1000 ebrei della comunità romana. Fra questi c’è una donna, Elena Di Porto, che fino alla sera prima ha provato ad avvertire gli abitanti del ghetto del pericolo imminente. Nessuno, però, le ha dato retta, perché Elena è la “pazza” del quartiere ebraico, per l’appunto detta “la matta di Piazza Giudìa”.

Una produzione di Altra Scena / Goldenart Production, con i musicisti Valerio Guaraldi e Claudio Giusti, drammaturgia di Elisabetta Fiorito e regia di Giancarlo Nicoletti 

 

Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)

Biglietti: Platea € 25. - Galleria € 20. Galleria ridotto € 15.

Biglietti in vendita al botteghino del teatro in Piazza Garibaldi dalle ore 11:00 alle ore 13:00 e da un'ora prima dello spettacolo, nei punti vendita Vivaticket e online sul sito.

Per info e prenotazioni: 324.610.3258

IL 12 E IL 13 OTTOBRE GIANCARLO LUCE IN SCENA CON “DIARIO DI UN PAZZO”

Per Lègami, stagione di teatro contemporaneo curata dal Teatro delle Forche, doppio imperdibile appuntamento.

In scena Giancarlo Luce con Diario di un pazzo, una nuova produzione della compagnia, al suo debutto massafrese. 

Ambientato nella prima metà del ‘900 in Cina, in quello che è stato uno dei periodi più insanguinati della storia cinese - che vede il passaggio dalla caduta dell’Impero all’ascesa del Partito Nazionalista, le logoranti guerre intestine, la barbara invasione giapponese, ma anche, all’opposto, l’apertura alle correnti filosofiche e letterarie occidentali - il testo nasce dalla penna di Lu Xun.

Giovane e brillante intellettuale proveniente da una famiglia caduta in disgrazia, conobbe la derisione e il disprezzo di una società ipocrita e meschina, pronta a scagliarsi con ferocia su se stessa, incancrenendosi nel proprio immobilismo. La storia è quella di uno studente di medicina che viene in possesso del diario di un suo vecchio amico e racconta di averne ricopiate alcune parti, sentendole pregne di significato. Quello studente è lo stesso Lu Xun, il quale studiò alla facoltà di Medicina per un paio di anni, per poi dedicarsi alla scrittura, fino a diventare quello che è oggi ritenuto il padre della moderna letteratura cinese.

Scritta nel 1918, l’opera è una denuncia dei valori fittizi della società del tempo che divorano l’individualità delle persone. Colui che scrive il diario rivela subito le proprie paranoie. Dagli sguardi di disapprovazione della gente deduce che il mondo stia complottando contro di lui.

Lo spettacolo è un omaggio a Carlo Formigoni e Ettore Toscano, entrambi miei maestri d’arte, entrambi pedagoghi e artisti che hanno impegnato la loro vita nel proporre un’arte teatrale educativa a favore dei giovani, ed entrambi estimatori dell’opera di Lu Xun.

(Giancarlo Luce)

Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) -

Sabato, 12 ottobre 2024

Porta ore 20:30, sipario ore 21:00

Domenica, 13 ottobre 2024

Porta ore 19:30, sipario ore 20:00

Biglietto intero: 10€ - Ridotto: 8€ (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone).

Per info e prenotazioni: 324.610.3258

IL 15 FEBBRAIO IL TEATRO DELLE FORCHE IN SCENA CON “MERAVIGLIOSAMENTE”

MeravigliosaMenteè uno spettacolo sull’amicizia e sui numeri. Il 15 febbraio, eccezionalmente di sabato, torna il teatro per famiglie dell’Albero delle Storie. In scena una storica e fortunata produzione del Teatro delle Forche. 

"Perché uno spettacolo sulla matematica? Perché un giorno, per gioco, ho provato a immaginare come sarebbe stata la mia vita senza la matematica e mi sono accorto che tutto, anche le cose più semplici, sono gestite dai numeri. La matematica è la lingua dell’universo, e chi conosce questo linguaggio può comprendere l’universo. Anche i sentimenti e le emozioni sono variabili ed equazioni che possono essere risolte grazie all’aiuto di questa regina delle discipline, il cui scettro e corona si chiamano creatività e immaginazione.

Gli stessi ingredienti che costituiscono l’arte del Teatro. 

Così è nata l’idea e, in suo soccorso, il meraviglioso racconto di Malba Tahan ‘L’uomo che sapeva contare’ e tanti altri autori che, con i loro testi e studi sulla matematica, mi hanno consentito di allestire lo spettacolo MeravigliosaMente in forma di narrazione divertita e divertente sulle proprietà dei numeri, sulle loro combinazioni e sulle creazioni di cui sono capaci. Ma anche e soprattutto di quei sentimenti e valori di cui si fanno portatori, il cui fine ultimo è la ricerca dell’infinito".

(Giancarlo Luce)

 

Il pubblico di grandi e piccoli è atteso al Teatro Comunale “Nicola Resta”, in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) - Sabato 15 febbraio 2025

Porta alle ore 17.30, sipario alle 18.00.
Biglietto: 5 €


Posti limitati e prenotazione consigliata al numero 324.610.3258 

Il 17 novembre in scena la compagnia Baroni Rampanti con VENERE IN PELLICCIA

Domenica 17 novembre, a Massafra, nuovo appuntamento con Lègami, rassegna sulla scena contemporanea curata dal Teatro delle Forche. 

La compagnia Baroni Rampantiporta sul palco del Teatro Comunale uno spettacolo liberamente tratto dall’omonimo e celebre romanzo di Leopold von Sacher-Masoch pubblicato nel 1870.

L’aristocratico Severin è così perdutamente innamorato e succube della giovane, bella e spregiudicata vedova Wanda von Dunajew, da arrivare a sottoscrivere un formale contratto con il quale si impegna a diventare suo schiavo, con il nome di Gregor: la donna potrà disporre di lui in tutti i modi che a lei piaceranno, anche deciderne la morte.

Una vicenda sconcertante e surreale (e molto intrigante), attraverso la quale il geniale scrittore porta allo scoperto, con spietata lucidità (e prima ancora della psicanalisi) alcune dinamiche profonde e paradossali della relazione di coppia.

Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) - Domenica, 17 novembre 2024

Porta ore 19:30, sipario ore 20:00

Biglietti: Intero 10€ - Ridotto 8€ (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone)

Per info e prenotazioni: 324.610.3258

IL 19 GENNAIO IN SCENA “LA FIABA DI BIANCANEVE”, CLASSICO DEL TEATRO RAGAZZI CON LA REGIA DI CARLO FORMIGONI

Domenica 19 gennaio, torna L’Albero delle Storie, rassegna per famiglie a cura del Teatro delle Forche. Il secondo movimento della stagione 2024/2025 si apre con un classico del teatro ragazzi per la regia del compianto Maestro Carlo FormigoniLa fiaba di Biancaneve.

 È sera; una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende, prima di andare a dormire. La nonna racconta alla nipotina la sua fiaba preferita…

“Come già per altri nostri allestimenti, ci siamo avvalsi dell’analisi che Bruno Bettelheim fa nel suo prezioso libro ‘Il mondo incantato’. Il problema di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina, ma siamo ben consapevoli che questa problematica deve rimanere riservata a noi interpreti e agli adulti che si occupano dell’infanzia, mentre si lascia che la storia parli con il suo linguaggio simbolico e consolatorio alla sensibile psiche del bambino”

(Carlo Formigoni)

Nella messa in scena del Teatro delle Forche la fiaba è “incorniciata” dall’elemento reale di una famiglia borghese.

Le dinamiche tra i componenti della famiglia risulteranno poi esasperate o enfatizzate tra i personaggi della fiaba; così come alcuni oggetti presenti nella stanzetta della bambina, si ingrandiranno e si animeranno nella fiaba vera e propria.

Il linguaggio proposto, quello della fiaba, è la chiave universale per raccontare storie esemplari all’infanzia, divertendo ma allo stesso tempo facendo penetrare ed esperire al pubblico dei piccoli tutta una gamma di sentimenti umani, quali la paura, l’amore, l’ambizione, la solidarietà.

Lo spettacolo si propone allora come una sorta di laboratorio del sentimento, attraverso una delle storie più conosciute e care ai bimbi. Un’altra caratteristica della nostra messa in scena è l’uso della maschera, linguaggio icastico per eccellenza, capace di divertire e allo stesso modo di mostrare con chiarezza il sentimento rappresentato.

 

Il pubblico di grandi e piccoli è atteso al Teatro Comunale “Nicola Resta”, in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) - Domenica, 19 gennaio 2025

Porta alle ore 17.30, sipario alle 18.00.
Biglietto: 5 €
Posti limitati e prenotazione consigliata al numero 324.610.3258