Al via con le Residenze per Artisti nei Territori con "Danzando con il mostro"
Entra nel vivo il progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24 “Futuro Prossimo Venturo”, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno della Regione Puglia, in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni, e del Comune di Massafra.
Per la prima annualità, in Residenza, in questi giorni, a Massafra, tre artisti pluripremiati a livello nazionale e internazionale: l’attrice Serena Balivo (Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2011, Premio Ubu 2017 come Nuova attrice o performer, Premio internazionale Ivo Chiesa 2021 come Futuro della scena), l’autore e regista Mariano Dammacco (Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica, Italian And American Playwrights Project 20/22, Premio di drammaturgia Il centro del discorso 2010, Premio ETI/Vetrine 1996, Premio Scenario 1992-1993) e l’attore, autore e regista Roberto Latini (Premio Sipario 2011, Premio della Critica 2015, Premio Ubu 2014 e 2017 come Miglior Attore, Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2021).
Al centro dell’attraversamento artistico e del loro lavoro in Residenza, “Danzando con il mostro”, spettacolo nel quale Serena Balivo, Mariano Dammacco, Roberto Latini sono tutti e tre in scena, presentato in anteprima il 1° ottobre al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari e prossimo al debutto, a novembre, al Teatro Piccinni di Bari.
Intanto, a Massafra, domani, giovedì 20 ottobre 2022, i tre artisti incontreranno nel pomeriggio gli allievi attori del laboratorio di teatro “Légami sul palco” e, in serata, la comunità territoriale, per un momento di presentazione e restituzione pubblica del lavoro svolto in questi giorni, con inizio alle ore 20, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi). Ingresso libero e gratuito.
Ho scelto di provare a porre lo sguardo sul tormento, in particolare su di un preciso tipo di tormento, un tormento che può capitare di esperire a un essere umano “fortunato”, un individuo che viva in condizioni dignitose, che non conosca la schiavitù o la guerra o la malattia, il tormento di un individuo che in teoria ha tutto per “essere felice”, che ha tutto per vivere bene la propria esistenza, insomma un cosiddetto essere umano libero, magari di quell’Occidente di cui facciamo parte: il tormento che una persona può dare a se stessa e da se stessa subire. Cosa succede quando siamo schiavi di noi stessi? In guerra con noi stessi? Cosa succede quando ad ammalarsi è la relazione con noi stessi e, di conseguenza, quella con gli altri? Può capitare di vivere un tormento estremamente doloroso, un tormento profondo e alienante, che spesso fa fatica a suscitare compassione negli altri, un tormento che può diventare insopportabile.
Ho pensato a questa condizione come a una danza costante con qualcosa di invisibile, che fa paura (ma che magari vuole dirci qualcosa), una danza con qualcosa di mostruoso e ho cominciato a mettere nero su bianco alcune immagini in forma di parole, poi le ho condivise con Serena Balivo (come faccio da un decennio) e, per la prima volta, con Roberto Latini. Insieme, sulla scena, abbiamo lavorato alla scelta di alcune di queste immagini, a come ricomporle nella relazione tra loro, alla loro successione per poi giungere alla composizione di una drammaturgia di scena che le contenesse e alla creazione dello spettacolo Danzando con il mostro. (M. Dammacco)
Lo spettacolo Danzando con il mostro è una visione notturna, forse un’allucinazione: forse siamo nella mente di un individuo, dinnanzi al suo match con se stesso. In scena una sorta di torre con in alto un orologio, o una gabbia, o una finestra, dove percepiamo la presenza di qualcuno. Dinnanzi a questa torre, su un pavimento rosso, vivono due figure, un uomo e una donna, forse due emanazioni della mente della creatura nella torre. Vestono abiti eleganti, da gran galà, circondati da bicchieri non meno eleganti. Forse sono stati invitati a un ricevimento, forse sono loro gli ospiti d’onore, o forse l’ospite d’onore è il tormento, il mostro che li ha invitati a danzare insieme a lui.