LA NOSTRA CITTÀ
LA NOSTRA CITTÀ

Ridendo e piangendo
Vagando tra il conscio e l’inconscio.
Tra il quotidiano e “l’ignoto regno da cui nessuno ha fatto ritorno”
Pensiamo di offrire al nostro pubblico uno spettacolo particolare.
Piccola Città è una commedia teatrale in tre atti, allestita e pubblicata nel 1938 e ambientata a Grover's Corner, una piccola città del New Hampshire. Un narratore e un direttore di scena siedono su un palcoscenico spoglio e raccontano l'azione. Attraverso flashback, dialoghi e monologhi gli altri personaggi si raccontano al pubblico. Il principale è George Gibbs, il figlio del dottore, e Emily Webb, figlia di un editore. Dopo anni di amicizia e di corteggiamento, i due finalmente si sposano. La loro è un’esistenza del tutto ordinaria, come quella dei concittadini. La semplicità e la ripetitività delle loro vite è raccontata nei primi due atti, in cui sembra che a Grover’s Corners non accada niente, se non alternarsi di colazioni, interrogazioni a scuola, discussioni su freddo e pioggia con i passanti, prove di canto in chiesa. Ma Piccola Città non è la semplice storia di un paesino della provincia americana. È una riflessione sulla morte e sulla quotidianità, un piccolo capolavoro sul valore della quotidianità. Wilder invita ad apprezzare la vita nelle piccole cose, nei gesti ripetuti, nelle situazioni più consuete e prevedibili, nei momenti più ordinari. Invita insomma a non sprecare il tempo che ci è dato.
Riduzione scenica e regia | Carlo Formigoni |
con | Giancarlo Luce Erika Grillo Rosa Scatolini Carlo Martongelli |
Scene | Patrizia Fazio |
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